La rotazione colturale è una tecnica utilizzata in agricoltura che prevede l’alternanza di diverse colture sullo stesso terreno, con l’obiettivo di riequilibrare le proprietà biologiche, chimiche e fisiche del suolo coltivato.
Il frumento, come tutti i cereali da granella, è una coltura che per la propria crescita necessita degli elementi nutritivi presenti nel terreno e lo impoverisce. È quindi necessario alternarlo con colture da rinnovo e colture miglioratrici (principalmente le leguminose) che sono in grado di fissare l’azoto atmosferico e aumentare la fertilità del terreno, arricchendolo di elementi nutritivi.
L’avvicendamento è sempre stato praticato prima dell’avvento della meccanizzazione, ma successivamente ci si è orientati verso un’agricoltura intensiva, ricorrendo a fertilizzanti e pesticidi, che possono avere effetti nocivi sull’ambiente e sulla salubrità dei prodotti alimentari se impiegati in eccesso. I nostri agricoltori sono consapevoli di svolgere un ruolo chiave sia per garantire ogni giorno cibo sostenibile e sicuro, sia per preservare i nostri territori e risorse. Per questo motivo, applicano la rotazione colturale per evitare lo sfruttamento del suolo e mantenerlo naturalmente fertile.